E Thonet divenne Leggenda

La storia del marchio Thonet: dove nasce il design moderno
Pochi marchi hanno segnato la storia del design come Thonet, sinonimo di eleganza senza tempo, innovazione tecnica e artigianalità. Il nome è indissolubilmente legato alla nascita del design industriale moderno, e al genio visionario del suo fondatore: Michael Thonet.
Le origini: il sogno di un falegname
Michael Thonet nasce nel 1796 a Boppard am Rhein, in Germania, e fin da giovane si distingue come abile falegname e sperimentatore. La sua ambizione non era semplicemente costruire mobili, ma trovare un modo nuovo per produrli: più economico, più efficiente e accessibile. Negli anni ’30 dell’Ottocento, Thonet iniziò a perfezionare una tecnica rivoluzionaria: la curvatura del legno massello mediante vapore, un processo che permetteva di piegare il faggio senza spezzarlo.
Questa invenzione avrebbe cambiato per sempre la storia del mobile.
La rivoluzione del legno curvato
Nel 1842, Thonet fu invitato a Vienna dal principe Metternich, affascinato dal suo talento. Qui fondò la Gebrüder Thonet (Fratelli Thonet) e avviò una produzione su larga scala, inaugurando uno dei primi esempi di design industriale moderno.
Il suo capolavoro arrivò nel 1859: la sedia n. 14, conosciuta oggi come sedia da caffè viennese, diventata un’icona mondiale. Leggera, resistente, elegante e facilmente smontabile, poteva essere prodotta in serie e spedita in pacchi compatti — una rivoluzione logistica che anticipava di decenni i principi dell’IKEA.
Si stima che, nel corso della storia, siano state prodotte oltre 50 milioni di sedie n.14, rendendola uno dei mobili più venduti di tutti i tempi.
Espansione e modernità
A fine Ottocento, Thonet aprì stabilimenti in tutta Europa — dalla Boemia all’Ungheria — diventando uno dei primi marchi globali del design.
Dopo la morte di Michael nel 1871, l’azienda passò ai figli, che continuarono a innovare e a collaborare con i più importanti architetti del tempo.
Con l’arrivo del Novecento e delle avanguardie, Thonet abbracciò la modernità del Bauhaus: collaborò con designer come Marcel Breuer, Ludwig Mies van der Rohe e Mart Stam, introducendo l’uso del tubo d’acciaio piegato.
Da qui nacquero capolavori come la sedia S 32 e la poltrona S 533, icone del modernismo razionalista e della leggerezza visiva.
Dalla tradizione all’innovazione contemporanea
Oggi, Thonet GmbH, con sede a Frankenberg (Germania), è ancora un’azienda familiare e continua a essere un punto di riferimento nel design internazionale. Le sue collezioni mescolano heritage e contemporaneità, reinterpretando i modelli storici in chiave moderna, sostenibile e tecnologica.
Ogni sedia Thonet porta con sé quasi due secoli di storia e la stessa filosofia originaria: combinare arte, funzionalità e innovazione in un unico gesto curvo.
L’eredità del marchio
Il nome Thonet non è soltanto un marchio: è una pietra miliare del design. Dalla bottega artigianale del XIX secolo ai saloni internazionali del XXI, Thonet ha dimostrato che un oggetto d’uso quotidiano può diventare eterno, se nasce da un’idea autentica e da un sapere tecnico che si tramanda come un’arte.
Come scrisse Le Corbusier, grande ammiratore della sedia Thonet:
“Non si può fare nulla di meglio, perché tutto è perfettamente risolto.”


Una delle sedie più particolari e rare è quella da Prelato/Magistrato. Concepita per chi indossava talari o lunghe toghe.
Sopra le tra versioni da catalogo THONET

Divanetto disegnato da Josef Hoffmann per il Sanatorio di Purkersdorf a Vienna
MUSEO THONET VIENNA
https://www.thonet.de/en/company/museum
Jacob & Josef Kohn: i concorrenti diretti
Pochi anni dopo, a Vienna nacque un altro colosso del legno curvato: la ditta Jacob & Josef Kohn, fondata nel 1849 da Jacob Kohn e suo figlio Josef.
Inizialmente, l’azienda Kohn si dedicò alla fabbricazione di impiallacciature e sedie, ma negli anni ’60 dell’Ottocento adottò la stessa tecnica del legno curvato di Thonet, diventando il suo principale concorrente internazionale.
Entrambe le aziende si rivolgevano allo stesso pubblico — caffè, ristoranti, teatri e abitazioni borghesi — e condividevano una filosofia produttiva moderna: arredi modulari, componibili, economici, esportabili.
Rivalità e battaglie legali
Il successo di Thonet aveva portato a una diffusione capillare delle sue sedie in tutta Europa e oltre, ma la scadenza dei brevetti originali sul legno curvato (intorno al 1869) aprì la strada ai concorrenti, tra cui Kohn, Mundus e altri produttori minori.
Da quel momento si scatenò una vera guerra commerciale e legale: Thonet cercò di difendere il proprio marchio e i modelli originali, mentre Kohn propose varianti che, pur ispirate a Thonet, si distinguevano per dettagli formali e finiture più ricercate.
Negli anni successivi, Kohn si affermò anche come azienda più innovativa dal punto di vista artistico, collaborando con designer come Josef Hoffmann e Koloman Moser della Wiener Werkstätte, introducendo una linea più moderna e geometrica, anticipando il gusto secessionista e l’Art Nouveau.
Collaborazione e fusione
Nonostante la rivalità, entrambe le aziende subirono la concorrenza crescente e le difficoltà economiche del primo Novecento, aggravate dalla Prima guerra mondiale e dalla dissoluzione dell’Impero austro-ungarico.
Nel 1914, per resistere alla crisi e unire le forze contro altri produttori di legno curvato, le due storiche rivali Gebrüder Thonet e Jacob & Josef Kohn decisero di fondersi dando vita alla Thonet-Mundus AG, con sede a Vienna.
La fusione segnò la fine della loro competizione diretta e l’inizio di una nuova fase industriale, caratterizzata da un ampliamento della produzione, nuove collaborazioni artistiche e un’espansione internazionale.
Eredità
Il legame tra Thonet e Kohn rappresenta uno dei primi esempi di competizione industriale trasformata in collaborazione strategica, anticipando le dinamiche delle grandi fusioni aziendali del Novecento.
Entrambe le case hanno lasciato un’eredità fondamentale nella storia del design: Thonet con la standardizzazione e la democratizzazione del mobile, Kohn con la raffinatezza e la sperimentazione estetica.
Ancora oggi, i loro nomi sono sinonimo di artigianato industriale, eleganza e modernità senza tempo.