I fondatori di Pennino furono tre fratelli, i discendenti del rinomato gioielliere italiano Pasquale Pennino, conosciuti come i “principi napoletani” per il loro raffinato gusto e l’aria aristocratica che li contraddistingueva. Questi tre fratelli, figli di Pasquale e della sua seconda moglie Giuseppina Vergati, furono Oreste, Frank (o Anselmo), e Jack (o Gennaro), ai quali si aggiunsero le sorelle Maria e Carmela.

La storia di Pennino inizia con il viaggio di Pasquale e del suo primogenito Oreste dall’Italia all’America nel 1904. In quel periodo, Oreste, allora sedicenne, fu introdotto al mondo della gioielleria da suo padre, seguendo così le antiche tradizioni familiari. Dopo aver stabilito la loro residenza a Brooklyn, nel 1908, la famiglia Pennino iniziò a vendere i primi gioielli Pennino, tuttavia, la morte prematura di Pasquale nel maggio dello stesso anno lasciò Oreste, all’età di soli vent’anni, al comando della famiglia.

Sei anni dopo, nel 1914, Giuseppina tornò in Italia con le figlie, mentre Frank e Jack rimasero a New York con Oreste per continuare a sviluppare le loro abilità nel settore della gioielleria. Nel 1926, Oreste, ormai cittadino americano, fondò la Oreste Pennino Company. L’anno successivo, nel 1927, i fratelli registrarono ufficialmente la compagnia “Pennino Brothers”, aprendo un laboratorio di gioielli. Oreste si occupava del design, Frank della creazione dei gioielli e Jack del marketing e delle vendite.

orecchini-pennino-vintage-tilacino

I gioielli Pennino, caratterizzati dall’uso di cristalli di alta qualità e dettagli in oro o argento, divennero rapidamente popolari per la loro bellezza senza tempo e la meticolosa artigianalità. Negli anni ’30 e ’40, il marchio Pennino diventò un’icona del glamour americano, utilizzato anche nel cinema di Hollywood e indossato da celebrità e star del cinema. Tuttavia, con l’inizio della grande depressione, il marchio dovette adattarsi, passando dall’oro all’argento sterling e continuando a produrre gioielli di alta qualità con design classici ma sempre in linea con le nuove tendenze.

Gli anni ’60 segnarono la fine dell’era d’oro di Pennino: Frank, il capo gioielliere, perse la vista e gran parte dell’attrezzatura diventò obsoleta. Senza nessuno nella famiglia che potesse continuare l’attività con la stessa cura e dedizione, i fratelli decisero di chiudere l’azienda, distruggendo tutte le attrezzature e lasciando le loro opere come testimonianza di un’epoca di grande raffinatezza e dignità. Oggi, i gioielli Pennino sono ricercati dai collezionisti per la loro rara bellezza e qualità, mantenendo il loro fascino e il loro valore nel mercato della gioielleria vintage.