L'inconfondibile classe di ROBERT DE MARIO

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Il marchio Robert De Mario nasce negli Stati Uniti nel secondo dopoguerra, distinguendosi rapidamente nel panorama della bigiotteria artistica americana grazie a un design raffinato e un’eleganza che richiamava il mondo dell’alta gioielleria europea. L’azienda fu fondata da Robert De Mario, un designer di origini italiane di cui si conosce poco sul piano biografico, ma che aveva maturato una profonda esperienza nel settore lavorando per alcuni dei più celebri creatori di bijoux del tempo, tra cui Miriam Haskell e Louis Rousselet.

La casa Robert De Mario Inc. venne fondata a New York nel 1945, e rimase attiva fino ai primi anni Sessanta. In un periodo in cui la bigiotteria americana stava vivendo una stagione d’oro, De Mario riuscì a imporsi con uno stile riconoscibile, che univa artigianalità, materiali di qualità e un gusto squisitamente europeo. Le sue creazioni venivano infatti assemblate a mano da artigiani esperti, con una meticolosa attenzione al dettaglio.

I gioielli De Mario si caratterizzavano per l’uso di perle finte di vetro, cristalli austriaci, pietre sfaccettate e minuscoli seed beads cuciti su strutture metalliche dorate o argentate. L’aspetto finale era sontuoso ma mai eccessivo, e richiamava le creazioni parigine degli anni Trenta e Quaranta, soprattutto quelle di Rousselet e Haskell. Ogni pezzo veniva realizzato con tecnica “filigree back”, una lavorazione a traforo tipica del marchio, che consentiva di ottenere leggerezza e lucentezza al tempo stesso.

A differenza di altri marchi di bigiotteria dell’epoca, Robert De Mario non produsse mai in grandi quantità: ogni collezione era composta da un numero limitato di pezzi, oggi molto ricercati dai collezionisti. Inoltre, a partire dai primi anni Cinquanta, iniziò a firmare i propri gioielli con la scritta “Robert De Mario” impressa in corsivo, elemento che oggi ne facilita l’autenticazione.

Lo stile di De Mario può essere descritto come romantico e barocco, ma sempre equilibrato: collane a più fili, orecchini floreali, spille a bouquet e bracciali rigidi decorati con composizioni tridimensionali di perle e cristalli. L’influenza della scuola Miriam Haskell è evidente, ma De Mario seppe reinterpretarla con una personalità più ricca e teatrale.

L’attività cessò intorno al 1965, probabilmente a seguito del pensionamento del fondatore. Da allora, i gioielli Robert De Mario sono diventati oggetti da collezione, molto apprezzati per la loro qualità costruttiva e per il fascino senza tempo che evocano. Le sue creazioni rappresentano oggi una delle massime espressioni della bigiotteria americana di lusso del dopoguerra, accanto ai nomi di Haskell, DeLizza & Elster e Eugene.

In sintesi, Robert De Mario è ricordato come un maestro dell’eleganza discreta, capace di fondere l’arte europea del bijou con la creatività e il glamour newyorkese del dopoguerra. I suoi gioielli, raffinati e preziosi nella fattura, incarnano ancora oggi un perfetto equilibrio tra arte, moda e artigianato.