Il termine DOUGHBOY assurge agli onori della cronaca per definire i soldati americani nella Grande Guerra. 

Il termine era tuttavia già in uso un secolo prima in tutto il mondo anglosassone con differenti significati. I marinai di Horatio Nelson e i soldati del Duca di Wellington erano ghiotti di gnocchi di farina che chiamavano “doughboys”,molto simili a ciambelle.

Nel Nuovo Mondo il termine veniva usato per indicare i giovani garzoni dei panettieri, “dough-boys”, alla lettera “ragazzi di pasta”. 

La versione americana di Doughboy era un cugino linguistico “dough-head” traducibile come “testa di pasta”, un termine gergale già in uso nell’Ottocento per irridere un individuo “tonto”. In Moby Dick, Herman Melville chiama il pavido cameriere di bordo “Doughboy”.

Il termine Doughboy venne poi a diffondersi per indicare i fanti dell’Esercito americano nella guerra tra Stati Uniti e Messico del 1846.

Negli U.S.A. la cavalleria chiamava in senso dispregiativo “doughboys” i soldati di fanteria che spesso si sporcavano l’uniforme con la catlinite usata per mantenere bianche le cinture e le buffetterie

Questo significato yankee verrà adottato nel Regno Unito nel 1917, quando in aprile migliaia di fanti americani giunsero in aiuto delle forze dell’Intesa.